La nuova Ferrari si chiamerà SF21. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza di fine anno a distanza, è stato il team principal Mattia Binotto: “Sappiamo che il balzo in avanti che tutti vorremmo non è possibile in tempi brevi, ma ambire almeno a un terzo posto nel 2021 è un obiettivo realistico, sapendo che non è scontato: ci vorrà umiltà per arrivarci”.
“C’è stato spazio per imparare molto, sperimentare, capire, intervenire, comprendere come sia mancata una correlazione tra i dati della fabbrica e quelli della pista – spiega il team principal-. Abbiamo investito oggi per raccogliere domani, considerando il nuovo simulatore che entrerà in funzione in estate e i miglioramenti alla galleria del vento. Ci sono le fondamenta per tornare vincenti, secondo noi”.
Filtra ottimismo, dunque, sulle premesse del campionato del mondo 2021: “Abbiamo una nuova power unit che gira bene al banco e mi dà speranze in fatto di prestazioni. L’aerodinamica è stata significativamente rivista anche se c’è il vincolo del telaio che non si può cambiare. Non possiamo concederci un altro 2020, tuttavia considerato anche il tetto di spesa a 145 milioni di dollari, posso dire che siamo cresciuti, abbiamo fiducia e voglia di risorgere. E poi abbiamo anche la Ferrari più giovane dal 1968, come età dei piloti”.
Sarà il primo mondiale senza Sebastian Vettel dopo diverse stagioni: “Il nostro atteggiamento nei confronti di Vettel è stato esemplare. L’abbiamo informato prima che cominciasse la stagione che ci saremmo separati. E lui ha avuto un comportamento corretto, esente da polemiche. Sì, forse con Leclerc ci siamo comportati male, ma nel senso che non gli abbiamo dato una macchina all’altezza”.
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