Ferrari a metà tra pista e politica: questa, in estrema sintesi, l’analisi che pubblica l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Sebastian Vettel davanti a tutti nella sessione del pomeriggio bagnato di Budapest è stato uno zuccherino, più che un segnale di riscossa Ferrari. Perché al mattino, sull’asciutto, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas avevano ribadito ancora una volta la potenza delle Mercedes, rifilando dal mezzo secondo in su alle cuginette Racing Point, alla Renault di Ricciardo e alle rosse. Ancora lontane. Pioggia fattore di incertezza? A ricordare la pole bagnata di Hamilton di sabato scorso non c’è da farsi troppe illusioni. Mattia Binotto rinnova la fiducia per chi lavora a Maranello e vanta un paio di vittorie politiche: con pazienza è riuscito a contenere la riduzione del tetto alle spese rispetto alla più radicale proposta iniziale. E ha mantenuto per la Ferrari uno status particolare legato alla sua storia: quindi diritto di veto e più soldi di tutti gli altri nel Patto che sarà firmato nelle prossime settimane”.
FERRARI, ATTESO UN SEGNALE DI RISCOSSA. INTANTO BINOTTO…
Luglio 18, 20200

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